Il risultato non deve ingannare: la partita è stata una cosa indegna dei colori nerazzurri, giocata da gente che non ha più né testa, né cuore, né altro. L’Inter è stanca, nevrotica, impaurita, e non si capisce quindi perché il tiki taka del maestro piacentino che funzionava solo quando i titolari erano al top dovrebbe funzionare senza lui in panchina e con giocatori svuotati dalla stagione e dal ciclo appena (oppure ormai, vedete voi) concluso.

Contro una squadra del dopolavoro giapponese riusciamo ad andare sotto dopo una manciata di minuti con una fase difensiva che definire oratoriale è un complimento (all’oratorio). Nonostante questo per tutto il primo tempo non tiriamo mai in porta (ad eccezione di un colpo di testa del solito Lautaro, uno dei pochi a metterci quello che ha). Si distinguono per essere meritori di insulti Dimarco (una roba da far guardare nelle scuole per insegnare come NON giocare a calcio a certi livelli), Asllani (non lo posso più vedere con la nostra maglia, mi ricorda quando cercavamo di dirci che M’vila era un giocatore di calcio sul serio) e Barella (ormai una caricatura di se stesso). Il migliore in campo nel primo tempo è Zalewski e penso che questo dica tutto della partita.

Nel secondo tempo lo spartito non cambia, ma qualche sostituzione (in particolare Pio Esposito e Bastoni) dà un minimo di scossa. Nonostante questo i tiri in porta rimangono pochini e i giappi per fortuna ci graziano un paio di volte in contropeu. Quando ormai sembra tutto perduto e l’ennesima figura di merda mondiale sembra servita su un piatto di latta sfoderiamo un paio di colpi di culo inattesi: Lautaro dopo aver ricevuto zero palloni in tutto il secondo tempo, cadendo su un calcio d’angolo battuto alla pene di segugio da Barella (sic) insacca non sa neanche lui come; pareggio. Al 92esimo finalmente proviamo a tirare in porta e nella fagiolata che ne consegue Valentin Carboni di destro (!!!) insacca nell’angolino dopo che il tiro di Sucic era stato ribattuto.

Anche se abbiamo vinto chi è andato in campo (giovani esclusi e pochi altri) è una merdaccia all the same. State infangando la maglietta nerazzurra, ma soprattutto il bel ricordo di una squadra che ha vinto meno di quel che poteva, ma che ha comunque conquistato la seconda stella e il cuore di molti tifosi. Prima che sia troppo tardi (e dico sopratutto ai due pelati e alla proprietà) fate piazza pulita di un po’ di equivoci o di persone che hanno finito il loro tempo alla Beneamata, rimpiazzateli adeguatamente e cominciamo questo nuovo giro di giostra cercando di renderlo veramente un nuovo inizio e non una coazione a ripetere le stesse schifezze over and over again.