Terza partita di Champions e terza vittoria, quindi obiettivo centrato, senza particolari patemi e con prestazioni autorevoli. Di più in questa prima parte del girone non si poteva chiedere. E non importa che gli avversari siano di livello medio basso, perché in Europa puoi prendere scoppole appena ti giri dal lato sbagliato.

Anche la partita di stasera poteva andare così: i belgi in casa sono motivatissimi e partono fortissimo, imbroccando 3 conclusioni pericolosissime entro i primi 10 minuti (complice un De Vrij non proprio in serata eccelsa). Terminata la sfuriata riprendiamo in mano il gioco e la partita cambia completamente: c’è poco da dire, poteva finire 1-8 senza che nessuno si lamentasse, ma nonostante questo i gol li devi fare, nel nome della zoologia.

Segna Cavallo Pazzo che dopo mezz’oretta in sordina devasta la fascia destra con un gol di rapina in area piccola e poi con una sgroppata servito da Bastoni seguita da appoggio a Pio che lascia al Toro l’onere di spaccare l’incrocio dei pali. In mezzo un’occasione pazzesca di Lautaro che ci pensa troppo e si perde il pallone. Nel giro di 4 minuti potevamo essere 0-3, senza contare le ottime occasioni avute da Pio e Lautaro anche prima del gol.

Rientriamo e Chivu spazza via la sciagura olandese per mettere Akanji e i belgi non vedono più il pallone manco per sbaglio. Il Toro si procura un rigore che batte Dumbo l’elefantino turco insaccando nonostante i 2 metri e rotti di portiere avversario, ma la partita non è finita: il Pulcino Pio si mangia un gol fatto che non ci crede manco lui, su assist dell’equide olandese; si rifà insaccando in scivolata il quarto gol propiziato da Bonny (ennesimo assist, incredibile). Potremmo farne almeno altri 3, ma giochiamo più per lo show che per la ferocia, ed è anche comprensibile, soprattutto perché lo 0-5 poteva irritarmi non poco.

E’ giusto anche dare a Cesare quel che è di Cesare: Frattesi fa un’ottima partita in entrambe le fasi, Bisteckone spostato al centro non demerita (peggio nel primo tempo ma aveva di fianco il pianista in versione evanescente), Bastoni sugli scudi per tutta la partita così come Lautaro e Pio che si fanno un mazzo come una capanna; in mezzo ottima prova anche di Zielinski e Calhanoglu ma non vorrei illudermi. Lo stesso Sommer chiamato in causa ha risposto ogni volta presente e quindi non posso insultare manco lui.

La partita finisce con 4 gol di scarto, 9 punti in classifica e una bella sensazione per tutti noi interisti. Averne serate così.