Il mio commento fino al 65esimo è il seguente:
Poi al 67esimo facciamo finalmente il primo tiro in porta degno di questo nome e – stranamente – è gol (lo so, non è vero, ci sono stati i tiri di Bastoni che se l’è allungata troppo, di Dimarco che ha centrato De Gea prima e Comotto dopo, l’acrobazia di Dumfries, ma lasciatemi la licenza poetica di raccontare il modo in cui l’ho vissuta, no?).
Spooky Spooky vaffanculo tu e i tuoi fantasmi che qui se non ci vanno i giocatori a farsi dare lo xanax ci finiamo noi tifosi tutti in fila al SERT.
Passata la paura dilaghiamo e Sucic, che fino a quel momento era stato abbastanza opaco, si inventa un golasso da antologia che se l’avesse fatto uno con una maglia cromaticamente differente ci avrebbero fatto 7 prime pagine di fila. Invece noi restiamo umili.
In realtà le 7 prime pagine di fila le vorrei per i 2 rigori enormi non concessi su Pio Esposito (così non dicono che ci lamentiamo solo quando perdiamo), che cumulano con le altre ladrate della stagione tra Napoli, Juventus e non solo. Negli ultimi 20 anni ricordo un paio di stagioni in cui gli episodi a nostro favore si sono bilanciati con quelli a sfavore (che siano stati maggiori mai successo), quindi sentirmi anche accusare con robe tipo MarottaLeague e stronzate simili mi fa francamente ribollire il sangue.
Rischiamo di prendere il solito fico in contropiede e controrimpallo fortuito, ma per fortuna la viola è veramente ai suoi minimi storici, con in panca quel cretino di Pioli. Poi Bonny si procura un rigore che proprio non riescono a togliere al VAR e Calha trasforma per la sua doppietta personale e per il 3-0 che ci manda tutti a bere un the caldo.
Rimane la sensazione di essere sempre sul filo del rasoio, di camminare lungo un crinale scosceso in compagnia di fantasmi di varia foggia e natura. Scrolliamoci di dosso sta cazzo di aura al contrario e facciamo volare i vaffanculo che ci vuole meno ragione e più volontà.